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MAL DI SCHIENA.
Senza saperlo, siete fuori strada.

Il mal di schiena è uno tra i problemi di salute più diffusi. Le statistiche più recenti lo mettono in cima alla classifica delle ragioni per cui si perdono giorni di lavoro e può essere un problema molto limitante in termini di capacità lavorativa e di vita sociale. Tra i lavoratori che lamentano problemi di salute connessi al lavoro, ben il 29,5% soffre di mal di schiena (dati ISTAT 2013).
Purtroppo il mal di schiena viene generalmente trattato nel modo sbagliato. Si ha la tendenza a considerarlo un’evenienza sporadica, un evento legato all’età o al peso, oppure una mera iattura (io che sono americano ancora sorrido quando sento l’espressione italiana “colpo della strega”). Questi fattori hanno a che fare con il mal di schiena tanto quanto il colore o il numero delle portiere di una macchina hanno a che fare la sua efficienza. E vi spiego il perché.
Se soffrite di mal di schiena, molto probabilmente avrete già percorso queste tappe: per un sollievo immediato avrete preso analgesici/antiinfiammatori, farmacologici o naturali, in modo da poter avere subito un po’ di respiro e continuare a fare le vostre attività quotidiane. In seconda battuta avrete provato la strada delle terapie manuali, che includono, tra le altre, il massaggio, la fisioterapia, l’osteopatia, la chiropratica classica, tutte tecniche eccellenti per la riduzione del dolore, per la terapia dei trigger point o muscolare e per le manipolazioni. Il loro obiettivo è quello di ridurre nell’immediato il dolore localizzato agendo sull’aspetto superficiale del problema, cioè il dolore. Quando queste terapie non funzionano, il passo successivo sono procedure più invasive come le iniezioni di ozono o cortisone, oppure alla fine l’intervento chirurgico.
Eppure siamo sempre lì. Il problema c’è ancora, o se n’è andato temporaneamente grazie alle terapie palliative per poi ritornare peggio di prima mentre il tempo passa.
La soluzione è tanto semplice quanto una nozione basilare di fisica. Non ha senso preoccuparsi delle crepe della nostra casa se il problema sono le fondamenta fuori squadro. Voglio dire – e questo i miei pazienti di San Marino lo capiscono molto bene vista la natura del terreno nella loro zona: valutare se una casa è un buon investimento richiede un’ispezione minuziosa della sua struttura che deve essere fatta da professionisti del settore, ingegneri e geologi, per capire se l’edificio è sicuro. Sono questi professionisti che valutano con misurazioni precisissime se ci sono instabilità che possono danneggiare e pregiudicare in futuro l’equilibrio della struttura dando luogo a crepe, a finestre o porte che non chiudono ecc.
Alla Upper Cervical facciamo le stesse misurazioni. Il nostro obiettivo non è quello di aggiustare i sintomi per l’immediato, ma di prevenirli e, se ci sono sintomi, trovarne la causa e correggere quella. Quando si tratta di mal di schiena, la causa è la disfunzione strutturale e per correggerla non basta applicare creme, fare messaggi o manipolazioni perché questi sono rimedi superficiali. L’unico modo per correggere il problema è l’approccio che chiamiamo Cura Neuro-Strutturale. Il nostro metodo si avvale di esami neurologici e strutturali 3-D utilizzando un impianto radiografico per analisi strutturali unico in Europa, grazie al quale determiniamo il problema originale. Una volta che abbiamo valutato la vostra situazione, elaboriamo un piano per recuperare l’integrità neuro-strutturale, che è la base per ottenere una salute migliore. Che, nel vostro caso, significa la fine del mal di schiena.
Non continuate a soffrire in silenzio. Chiamateci. Il nostro consulto preliminare è sempre gratuito.