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Cattiva postura. Ha ragione la mamma?
L’importanza della postura, ma non per il motivo che credete.

C’è un preconcetto molto diffuso a proposito della cattiva postura: generalmente si pensa che stare scomposti sia frutto soltanto della nostra mancanza di attenzione nei confronti del modo in cui stiamo seduti o in piedi, una specie di pigrizia per cui trascuriamo di controllare se stiamo dritti o storti, chini o ingobbiti, semplicemente perché non ne abbiamo voglia o siamo concentrati su qualcos’altro, come la tv, lo studio, il lavoro o il telefonino. Se si parte da questo concetto di cattiva postura, la ovvia conseguenza è la convinzione che se prestiamo più attenzione al modo in cui stiamo e ci esercitiamo a correggere la nostra postura, questa naturalmente migliorerà. Così le mamme richiamano continuamente i figli a stare dritti e i terapisti devono affannarsi ad istruire le persone a fare esercizi posturali e di allungamento nel tentativo di rieducare muscoli abituati a lavorare scomposti per correggerne il funzionamento, ma con possibilità di successo spesso scarse anche perché i pazienti non si applicano mai abbastanza e non si esercitano come dovrebbero per la monotonia degli esercizi e la noia.
Le lezioni di ginnastica posturale sono affollate anche di adulti che sperano di risolvere quei dolori al collo e alla schiena che attribuiscono alla cattiva postura al lavoro, allo stare chini sul computer o ingobbiti su lavori manuali. Eppure, anche chi si applica a fare regolarmente ginnastica posturale raramente vede un cambiamento sostanziale e i dolori che sperava di risolvere continuano a ripresentarsi.
Questo avviene perché in realtà la cattiva postura non è la causa del problema, ma è il segnale di un problema più profondo. La postura infatti è una finestra aperta sulle condizioni della struttura della colonna vertebrale e sulla funzionalità del sistema nervoso. La postura “parla” della condizione del corpo da un punto di vista strutturale e neurologico. Il tronco encefalico, il cervelletto e i fasci dorsali del midollo spinale sono i veri responsabili del tenere la colonna vertebrale ed il corpo dritti. Se il corpo si presenta continuamente distorto, questo è il sintomo che a livello di controllo nervoso c’è una disfunzione. L’interferenza è sempre da ricercare a livello alto cervicale, poiché la posizione della vertebra atlante (C1) condiziona l’intero assetto della colonna e del corpo.
Infatti quando si perde l’allineamento fra la testa ed il collo, avvengono alcune cose:
la nostra circolazione sanguigna e lo scorrimento del fluido cerebro-spinale diventa fiacca;
i legamenti che collegano la colonna al midollo spinale si stirano e distorcono il midollo;
ci sono piccoli nervi che si inseriscono in profondità nei muscoli e nei legamenti che aiutano il cervello a capire la posizione del corpo nello spazio. Quando la colonna si sposta, questi nervi cominciano a dare informazioni distorte al cervello e il cervello deve indovinare la posizione del corpo nello spazio.
Quando si mettono insieme questi tre fattori, avrete un corpo che comincia a piegarsi, girarsi e distorcerci, dando il via a danni da usura nella colonna, ad un lento e graduale deterioramento e a una funzionalità muscolare non equilibrata.
Quindi sfruttate la vostra postura per scoprire se avete bisogno prima di tutto di un riallineamento della colonna attraverso la correzione Upper Cervical. Quando avrete migliorato l’allineamento della colonna, solo allora passate alla rieducazione muscolare con la ginnastica posturale, perché cercare di aggiustare i muscoli senza cercare di aggiustare la struttura non è il corretto ordine delle cose. Sarebbe come guidare una macchina trascurando il disallineamento delle ruote e prendersela con le gomme perché si consumano troppo velocemente.