Un nuovo test per misurare lo stato di salute, ora in uso a Cattolica
Così come usiamo la pressione sanguigna e gli esami del sangue per stabilire il grado di salute del sistema cardiovascolare, il test della Variabilità della Frequenza Cardiaca è un modo più profondo per capire la funzionalità del sistema nervoso usando i cambiamenti di ritmo del cuore, che è la forza motrice nel meccanismo del nostro corpo, mentre il sistema nervoso è il sistema che ne controlla tutte le funzioni.
Il test della Variabilità della Frequenza Cardiaca, o HRV dall’inglese Heart Rate Variability, monitora i cambiamenti di ritmo tra battiti consecutivi del cuore che è strettamente correlato all’attività del nervo vago. Il nervo vago a sua volta è associato alla reazione para-simpatica (di normalizzazione) nel corpo. La reazione para-simpatica è essenzialmente il contrario della reazione simpatica (reazione di stress). Il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico regolano le funzioni del corpo in direzioni opposte: la reazione simpatica “combatti o fuggi” corrisponde alla reazione parasimpatica “nutri e moltiplicati”. Il sistema simpatico da un lato aumenta la velocità della frequenza cardiaca mentre quello parasimpatico la diminuisce; il primo rallenta la digestione, il secondo la attiva; il primo inibisce l’attività del sistema immunitario, il secondo la promuove.
Per essere in salute abbiamo bisogno che entrambi questi sistemi lavorino in modo bilanciato. Il nostro sistema nervoso simpatico, se attivato bene, ci aiuta in situazioni di stress, come reagire ad un pericolo o eseguire con eccezionale concentrazione un gesto atletico. Il nostro sistema parasimpatico favorisce il riposo, migliora la digestione e l’assorbimento vitale delle sostanze nutritive. La vita non è altro che un equilibrio fra l’attività di questi sottosistemi del nostro sistema nervoso. Tuttavia, la vita stressante del giorno d’oggi facilita la predominanza del sistema simpatico e fa sì che molti soffrano di pressione alta, intestino irritabile, diabete ed altri disturbi cronici. È vero che non abbiamo alcun controllo sui fattori ambientali che ci rendono stressati, ma ci sono alcune cose che possiamo fare nella nostra vita quotidiana per attivare il nervo vago e stimolare il nostro sistema parasimpatico. La ricerca ha dimostrato che l’approccio Upper Cervical stimola in maniera molto significativa i risultati del test HRV.
Alla Upper Cervical diciamo spesso quanto è importante prendersi cura del tratto cervicale superiore anche se non ci sono dolori al collo, alla schiena o altri problemi di salute. Infatti per determinare lo stato di salute dei pazienti non ci affidiamo ai sintomi perché questi ultimi non sono un parametro affidabile. Ci sono fin troppe malattie come il diabete, le cardiopatie o l’artrite che ci mettono anni a manifestarsi con segni evidenti mentre si sono sviluppate silenziosamente. Aspettare che insorgano dei sintomi può essere un atteggiamento disastroso.
In assenza di sintomi, la misurazione della Variabilità del Battito Cardiaco può rivelare se la fisiologia tende silenziosamente all’inefficienza. Con una Variabilità bassa, abbiamo una minore resistenza alla malattia perché il sistema nervoso non è pienamente attivato, il che non provocherà problemi nell’immediato o nel futuro prossimo, ma rimane l’ingrediente principale di una resistenza corporea diminuita. Se possiamo tenere la nostra resistenza interna alta, avremo maggiori possibilità di reagire efficacemente alle aggressioni dall’esterno e ad assicurarci maggiore longevità.
Alla Upper Cervical di Cattolica ci pregiamo di essere l’unico studio in Emilia Romagna che utilizza la tecnologia HRV per aiutare i pazienti a comprendere appieno i vari aspetti della prevenzione per il recupero della salute. Con la tecnica Upper Cervical favoriamo i meccanismi di controllo della fisiologia e con il test HRV ne integriamo il monitoraggio.
(Ringraziamo il Dr. Jon Chung e il Hearth Math Institute)