UPPER CERVICAL ITALY

DOLORE CRONICO E TONO VAGALE

DOLORE CRONICO E TONO VAGALE

Conoscere il corpo per ritrovare la salute

La fibromialgia e la sindrome da affaticamento cronico sono due disturbi che sono frequentemente associati tra di loro. Quello che li rende particolari è un livello insolitamente alto di disautonomia (detta anche disfunzione autonomica), con sintomi non dolorosi come la fatica a stare a lungo in piedi (intolleranza ortostatica), difficoltà digestive, sudorazione eccessiva e, nel caso della sindrome da fatica cronica, la sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS). La disautonomia è un disturbo non evidente, considerato un problema raro, ma in realtà ci sono alcuni tipi di pazienti, come coloro che soffrono di sclerosi multipla, Parkinsons, fibromialgia ed in generale di disturbi neurodegenerativi, che hanno un rischio maggiore di soffrire di disautonomia come comorbidità, cioè disturbo concomitante.

Per spiegare la relazione che c’è fra dolore cronico e disfunzione autonomica, dobbiamo ricordare che il sistema nervoso è suddiviso in più rami. C’è un ramo chiamato sistema nervoso somatico (che controlla i muscoli) ed uno chiamato sistema nervoso autonomo (che controlla gli organi). Questo secondo ramo a sua volta si suddivide in sistema simpatico (che è responsabile di tutto quello che succede nel corpo quando siamo sotto stress e dobbiamo reagire rapidamente, come ad esempio l’aumento del battito cardiaco, il sudore, l’innalzarsi della pressione sanguigna, l’accelerazione del flusso sanguigno ai muscoli) ed il sistema parasimpatico (che al contrario regola la fase di recupero, facendoci respirare lentamente, digerire, dormire).

I sistemi simpatico e parasimpatico lavorano in direzioni opposte in una necessaria alternanza e dettano la modalità in cui il corpo lavora. Il nervo vago è il principale responsabile dell’attività del sistema parasimpatico. È un nervo particolare che viaggia dal tronco encefalico a tutti gli organi interni del corpo. Dà al cervello una linea diretta di comunicazione con il sistema degli organi, che in genere preferiscono essere il più del tempo in stato parasimpatico, perché così il corpo respira meglio, digerisce meglio, riesce a dedicarsi all’attività sessuale, al sonno, alla guarigione.

Più il nervo vago è attivo, più il corpo recupera e guarisce. Ci sono ricerche che hanno messo in relazione la maggiore attività del nervo vago con tassi di sopravvivenza maggiori in caso di cardiopatia o cancro e con tempi di recupero post-traumatico più brevi negli atleti. Una bassa attività del nervo vago è stata associata a stati di dolore cronico e a maggiore intensità del dolore nei pazienti fibromialgici.

L’attività del nervo vago si misura usando la misurazione della variabilità della frequenza cardiaca (HRV) che oggi si può monitorare su periodi lunghi con un test specifico, mentre una volta si poteva analizzare solo con un elettrocardiogramma. Quando la variabilità della frequenza cardiaca è alta e l’attività simpatica è bassa, il corpo è in uno stato di marcato svantaggio se ha bisogno di guarigione e resilienza. È vero che una variabilità bassa non è necessariamente causa di cardiopatia, cancro, fibromialgia o affaticamento cronico, ma con una variabilità bassa la capacità del corpo di adattarsi e di superare queste malattie è compromessa, perché il corpo sarà principalmente in modalità reazione/difensiva e poco dedito alla funzione immunitaria e alle attività di recupero e guarigione.

Con queste premesse, capirete che il miglioramento del tono vagale è un obiettivo razionale e ragionevole per qualsiasi paziente, indipendentemente dal disturbo di cui soffre, perché comporta una maggiore possibilità di esito positivo. La parte migliore di tutto ciò è che il tono vagale si può migliorare con metodi non invasivi che includono l’esercizio cardiovascolare, l’esercizio di resistenza, gli esercizi respiratori, la pratica della consapevolezza e la stimolazione non invasiva del nervo vago che si può ottenere anche con correzioni neuro-strutturali Upper Cervical.

(per gentile concessione del dott. Jonathan Chung)

Il monitoraggio della variabilità del ritmo cardiaco è uno dei servizi all’avanguardia offerti da Upper Cervical Cattolica.