Avrete sentito parlare della disfunzione dell’ATM senza capire cosa significa quest’ultima misteriosa sigla. Si tratta molto semplicemente dell’Articolazione Temporo-Mandibolare che collega la mandibola alla testa. Il corretto movimento di questa articolazione è il presupposto della sua corretta funzionalità e, quando è irregolare, può scatenare dolore intenso alla mandibola, incapacità di aprire totalmente la bocca, mal di testa, male al collo, schiocchi articolari, bruxismo ecc.
Quando l’articolazione temporo-mandibolare duole, in genere si consultano neurologi e dentisti e vengono prospettate cure che variano dai farmaci (antiinfiammatori, iniezioni nell’articolazione, miorilassanti, anti-depressivi) alla fisioterapia, ai bite. Raramente, ma a torto, non si indaga la relazione che unisce la funzionalità dell’articolazione neuro-mandibolare con la funzionalità cervicale, perché è un’indagine che vale sempre la pena fare. Infatti diversi studi apparsi su PubMed evidenziano un’incidenza crescente di disfunzione temporo-mandibolare proprio in concomitanza con colpi di frusta o traumi del collo, con dolore e disfunzionalità dell’articolazione maggiori. Gli stessi studi mostrano che la scelta di trattare esclusivamente l’ATM in caso di colpo di frusta dà risultati scarsi e questo suggerisce che forse il lavoro non dovrebbe essere isolato sull’ATM. Infatti se il danno primario a monte non viene affrontato specificamente, il miglioramento sull’articolazione non può essere né risolutivo né duraturo.
La disfunzione dell’ATM può essere di due tipi: muscolare (i muscoli della mandibola diventano ipertonici e disfunzionali provocando dolore nella muscolatura e movimento irregolare) e articolare (condilo lussato, artrite dell’articolazione ed infiammazione possono esasperare la sensibilità delle terminazioni nervose che coprono l’articolazione). La deformazione artritica è fortunatamente la meno comune perché è pressoché irreversibile. I tipi di disfunzione più comuni invece sono il disequilibrio muscolare e la lussazione del condilo e le due cose sono di fatto collegate, perché un movimento muscolare irregolare lascia facilmente spazio allo slittamento fuori sede del condilo. Quindi il punto è la disfunzione muscolare? Sì ma solo indirettamente, in quanto risultato di un input nervoso errato. Infatti, come non ci stanchiamo mai di rammentare ai nostri pazienti, tutto nel corpo, e quindi ogni muscolo, obbedisce ad un input nervoso che arriva dal cervello, sia che si tratti di un bel bicipite tornito o di un muscolo dolorante nella schiena, sia che si tratti del muscolo cardiaco che pompa il sangue o dello stomaco che digerisce il cibo.
I muscoli della mandibola (pterigoidei, massetere e temporale) sono attivati dal nervo trigemino, un nervo che si ramifica sul lato del viso e che ha origine nel tronco encefalico. Proprio per questo dentisti e neurologi ci inviano pazienti con problemi all’ATM, perché il Complesso di Disallineamento dell’Atlante ha un impatto determinante nella funzionalità dei nervi cranici che partono dal tronco encefalico e quindi anche sul nervo trigemino. In caso di colpo di frusta, si determina un danno sul collo a tutti i livelli, osseo, muscolare e soprattutto nervoso. Si crea sensibilizzazione centrale, cioè una iper-reattività dolorosa sproporzionata rispetto agli stimoli per una attivazione scorretta del sistema limbico e del sistema di attivazione reticolare (cioè le aree del cervello che interpretano il dolore).
In caso di disfunzione dell’ATM , se ci rivolgiamo ad uno specialista Upper Cervical, che ha una formazione accademica specifica sul corretto allineamento alto-cervicale, faremo una scelta vincente perché andremo alla radice del problema: ripristineremo la struttura del collo correggendo l’interferenza strutturale sui nervi, miglioreremo la circolazione sanguigna verso il cervello promuovendo una più corretta attivazione nervosa e ripristineremo le condizioni per una biomeccanica equilibrata della mandibola.
(per gentile concessione del dott. Jonathan Chung)