Il cervello è circondato da un fluido protettivo chiamato fluido cerebro-spinale (FCS) o liquido cefalo-rachidiano (LCR). Nel grande spettacolo che è la fisiologia umana questo fluido non è un attore molto noto al grande pubblico. Forse ne avrete sentito parlare solo a proposito di procedure rare come l’analisi del liquor o la puntura lombare, ma la sua attività è quotidiana e molto importante per la funzionalità e la protezione del cervello: attutisce gli eventuali scossoni dovuti per esempio a cadute o a traumi alla testa, distribuisce le sostanze nutritive al cervello dalla circolazione sanguigna e gioca un ruolo fondamentale nella rimozione delle scorie che si formano nei tessuti cerebrali.
Il fluido cerebro-spinale viene prodotto in un’area in profondità all’interno del cervello, cioè nei ventricoli cerebrali. Una volta che il fluido si è formato, scende nel midollo spinale ed esce dai ventricoli all’altezza del tronco encefalico. Con un flusso ritmico sospinto da ogni battito cardiaco, il fluido circola intorno al cervello e scende lungo il midollo spinale seguendo uno schema di flusso specifico, che non si nota in circostanze normali. Il suo fluire però può subire un’interferenza e diventare turbolento, come se fosse un corso d’acqua in cui si formano le rapide se ci sono delle asperità nel letto del fiume. Una causa significativa di turbolenza nel flusso del fluido cerebro-spinale è un disallineamento dell’articolazione cranio-cervicale, cioè dell’articolazione che collega il cranio con la prima vertebra del collo. Un disallineamento cranio-cervicale infatti può distorcere o produrre una torsione sul tessuto che copre il midollo spinale, la dura madre, e far sì che il fluido pulsi sul tronco encefalico. C’è un nesso fra questa turbolenza pulsante e le cefalee pulsanti e i disturbi neuro-degenerativi, inclusa la sclerosi multipla.
In alcuni casi il tronco encefalico può addirittura quasi tappare il fondo del cranio ed intralciare il flusso del fluido cerebro spinale, come se si mettesse un tappo alla base della cavità cranica producendo un ristagno del fluido. Tale intoppo avviene di solito nelle persone che soffrono della malformazione di Arnold Chiari in cui il cervelletto, invece che essere perfettamente contenuto nella cavità cranica, scende in maniera più o meno vistosa nel canale vertebrale, dove un disallineamento della prima vertebra può ulteriormente strozzarlo. Può avvenire anche nelle persone che hanno subito infortuni traumatici come colpi di frusta, dove il midollo ed il tronco encefalico subiscono una trazione verso il basso. Questo genere di infortuni spesso conduce ad un disallineamento dell’articolazione cranio-cervicale che può pregiudicare la normale fisiologia.
Quando lo scorrimento del fluido cerebro-spinale è bloccato a livello dell’articolazione cranio-cervicale, può esserci un ristagno ed una conseguente maggiore pressione intra-cranica che può essere collegata ad idrocefalo e ventricolomegalia. Questo ristagno può produrre emicrania e dolore dietro agli occhi. Se il fluido non drena adeguatamente, le scorie prodotte a seguito delle attività cerebrali possono accumularsi con l’effetto di appesantire la funzionalità cognitiva. Inoltre, se questo accumulo continua indisturbato può progressivamente indurre disturbi più gravi, come idrocefalo, neuro-degenerazione e sintomi dello spettro delle demenze.
Correggere il disallineamento dell’articolazione cranio-cervicale può migliorare il flusso del fluido cerebro-spinale attraverso il cervello e lungo il midollo, migliorare la regolazione della pressione intracranica e consentire al fluido di drenare in maniera più efficiente. La Correzione Vettoriale Specifica, che non è invasiva perché viene esercitata dall’esterno, è prerogativa dello Specialista Upper Cervical. Viene eseguita con procedure mirate, non traumatiche, impostate in base alle risultanze di specifici esami radiografici 3D e al monitoraggio costante dei progressi neuro-strutturali per la totale sicurezza del paziente.
Dr. Asif Khan (USA), Specialista Upper Cervical
Riceve a Cattolica – www.UpperCervical.it
Legenda dell’immagine allegata (da in alto a sinistra a in basso a destra)
Fluido cerebro-spinale
Ventricoli
Idrocefalo
L’aumento del fluido cerebro-spinale provoca aumento della pressione intracranica
Ventricolomegalia
I ventricoli dilatati all’interno del cervello provocano pressione dall’interno
Flusso del fluido cerebro-spinale turbolento
Il fluido cerebro-spinale spinge sul tronco encefalico
Tronco encefalico
Articolazione cranio-cervicale