Una struttura biomeccanicamente corretta consente agli atleti di ottenere e mantenere in sicurezza e naturalmente il livello ottimale di performance, permettendo loro anche di spingersi oltre i loro limiti nella ricerca della prestazione vincente senza doping.
Il gesto atletico non è solo il risultato di potenza muscolare, ma anche di coordinazione, capacità di concentrazione, reattività. Stiamo parlando di controllo neuro-muscolare, che fa parte del campo di studio della neurofisiologia. Il cervello deve acquisire, interpretare e pianificare una serie estremamente complessa di movimenti che richiedono la massima precisione ed intensità di contrazione per arrivare al successo. Questo richiede un incredibile controllo del cervello sul sistema muscolare. Un eccezionale livello di controllo neuro-muscolare è quello che separa un campione da un atleta medio.
Sotto un corpo di muscoli potenti e torniti, infatti, c’è un sistema nervoso che deve lavorare ad un livello di velocità ed efficienza perfetti. L’allenamento e la ripetizione non servono soltanto a costruire la forza e la resistenza muscolare, ma anche a sviluppare nuove connessioni sinaptiche nel cervello, che consentono una crescente capacità di controllo e reazione. È l’efficienza del sistema nervoso e dell’attività neurologica che fanno la differenza quando due atleti hanno le stesse doti fisiche.
Un altro elemento imprescindibile per una performance sportiva eccellente è la stabilità biomeccanica del corpo. Simmetria ed equilibrio strutturale sono le basi fondamentali di un gesto atletico efficiente. Non sono un optional. Senza una colonna vertebrale perfettamente allineata, uno sportivo non può sfruttare al massimo la propria potenza muscolare ed è maggiormente soggetto ad infortuni. E non stiamo parlando solo di infortuni di tipo acuto/traumatico, che sono il risultato di un impatto improvviso o di una forza imprevista che il corpo è impreparato ad affrontare, ma anche di micro-traumi da uso ripetitivo come lo swing di una mazza da golf, di una racchetta da tennis o di una mazza da baseball (per altro, ogni allenamento produce micro-traumi mentre le fibre muscolari sono distrutte nella fase di attività e ricostruite nella fase di recupero).
Sia che si parli di efficienza neurologica, sia che si parli di equilibrio della struttura fisica, gli atleti possono trovare un valido supporto nell’affidarsi ad un professionista dell’efficienza neuro-strutturale qual è uno specialista Upper Cervical. Infatti una valutazione ed una correzione dell’allineamento della colonna e delle interferenza che un disallineamento più imporre sul tronco encefalico possono determinare il recupero della fisiologia neuro-strutturale e neuro-muscolare ottimali.
Le correzioni neuro-strutturali assicurano che il corpo lavori nel modo più efficiente possibile, e questo, oltre che essere una forma eccellente di prevenzione, ottimizza anche il processo di recupero e di guarigione in caso di infortunio. Certo, in caso di macro-trauma, un atleta infortunato deve ricorrere alle procedure mediche tradizionali localizzate per fratture, slogature, lacerazioni di tendini e legamenti. Tuttavia, spesso gli atleti lasciano gli ospedali con le stesse disfunzioni strutturali di cui soffrivano quando vi sono entrati. Uno specialista Upper Cervical si occupa invece dell’intera struttura del corpo piuttosto che della singola parte infortunata, per ripristinare e sfruttare al massimo la capacità di recupero innata nel corpo e per ristabilire quell’equilibrio che è funzionale all’ottimizzazione della performance e che potrà fare una differenza determinante in termini di capacità atletica.