Omeostasi, parola difficile ma che racchiude in sé il meccanismo meraviglioso che è alla base della nostra salute. La definizione di omeostasi nel dizionario è “il mantenimento relativamente stabile di condizioni fisiche interne (quali la temperatura corporea o il pH ematico) in condizioni ambientali mutevoli”. Mentre il mondo cambia intorno a noi e ci sollecita in maniera sempre diversa, il nostro corpo deve continuamente adattarsi per assicurarci che tutte le funzioni corporee rimangano funzionali e stabili.
L’interazione con l’ambiente viene percepita attraverso i sensi. Noi gustiamo, tocchiamo, sentiamo, vediamo e odoriamo il mondo intorno a noi. Questo aiuta il cervello a farsi un’immagine del mondo circostante. I cinque sensi sono essenziali per la percezione del mondo esterno, ma non sono i soli. Abbiamo anche altri sensi che aiutano il cervello a monitorare, integrare e moderare continuamente e costantemente la funzionalità del nostro corpo dall’interno in relazione al cambiare delle condizioni atmosferiche, della trazione, della gravità, della postura e di tanti altri aspetti contemporaneamente.
Il cervello, a mano a mano che raccoglie dati sulla funzionalità del corpo, elabora come affinare la stessa funzionalità per assicurare il massimo della stabilità. Sarà il cervello a modificare la pressione sanguigna, il ritmo cardiaco, la digestione, il tono muscolare, i livelli ormonali, la risposta immunitaria e così via. Se inciampate, il vostro senso della propriocezione (cioè il senso della posizione del corpo) informa subito il cervello della perdita di equilibrio. Il cervello allora comanda un rapido cambiamento di postura per creare un migliore appoggio e prevenire la caduta. Oppure facciamo un altro esempio: quando fate attività fisica, i muscoli devono essere maggiormente ossigenati. Il cervello riceve questa richiesta di più ossigeno e comanda un’accelerazione del respiro, del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna perché più ossigeno venga fatto arrivare ai muscoli. Tutti questi cambiamenti, che sono controllati e coordinati dal cervello, sono forme di adattamento istantaneo e continuo per soddisfare le necessità mutevoli del corpo per mantenere l’omeostasi, la stabilità e quindi la salute.
Qualsiasi interferenza sui segnali nervosi dai nostri sensi può alterare il modo in cui il cervello interpreta queste informazioni. Questa interferenza può distorcere, intensificare o indebolire questi segnali, cambiando l’interpretazione che il cervello può fare dello stato del corpo in quel momento o dell’ambiente intorno a noi. Questa è una forma di disfunzione dell’integrazione sensoriale. Se i segnali verso il cervello sono modificati, diventa complicato per il cervello reagire in maniera appropriata. Pensate a disturbi come la fibromialgia (amplificazione del dolore), l’insensibilità (diminuzione della nocicezione o della mecanocezione), il senso di disequilibrio o le vertigini, la sensibilità alla luce, il calo dell’udito o l’intolleranza ai rumori. Questi sono tutti aumenti o diminuzioni nei sensi fisici e possono condurre a cambiamenti nella salute del corpo o del cervello. Uno dei modi più comuni in cui può verificarsi quest’interferenza è un disallineamento dell’articolazione cranio-cervicale (cioè l’articolazione che collega la testa alla colonna vertebrale) dove c’è una particolare densità di percorsi nervosi e di recettori sensoriali.
Lo specialista Upper Cervical è formato specificamente per esaminare, interpretare e correggere le disfunzioni nell’interazione tra disallineamento cervicale ed interferenza sui nervi proprio nell’articolazione cranio-cervicale. L’approccio correttivo Upper Cervical si concentra sul ristabilire e mantenere la migliori condizioni possibili del flusso di questi segnali nervosi, consentendo al cervello di reagire adeguatamente ai cambiamenti nel corpo e nell’ambiente. È indubbio infatti che, mentre il cervello migliora la propria funzionalità, la vostra salute migliora e l’attività dei vostri sensi ritorna alla normalità.